Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e forense

Contenuti del sito

Menu di navigazione - Torna all'inizio


Contenuto della pagina - Torna all'inizio


Storia

Le origini dell’Anatomia a Pavia, come studio anatomico, risalgono al 1536 e già 
nel 1551 Gabriele Cuneo fece costruire il primo Teatro anatomico stabile nel lato nord della sede universitaria. Egli, a differenza dei predecessori, praticò sin da principio l’anatomia con l’incisione del cadavere e delle ossa con relativa spiegazione e dimostrazione. Negli anni successivi figure importanti quali Giovanni Battista Carcano, Girolamo Cardano, Gaspare Aselli si succedettero sulla cattedra anatomica pavese. Fu Giacomo Rezia che negli anni settanta del secolo XVIII si rese conto della inadeguatezza dei locali destinati alla pratica dell’anatomia ed iniziò a richiedere che venissero assegnati nuovi e più consoni spazi. Nel 1785 Antonio Scarpa ottenne l’approvazione del progetto per la realizzazione di un moderno Teatro di Anatomia, con annesse stanze per la preparazione e la conservazione dei cadaveri, nonché per la conservazione dei preparati anatomici, ormai numerosi, provenienti in parte dalla collezione di Rezia ed in gran parte allestiti dallo Scarpa, oltre alle cere ed ai modelli fatti appositamente preparare. Verso la fine dell’ottocento, a causa dell’impulso subito dagli studi e dal sempre crescente peso dell’Anatomia negli insegnamenti medici, si ripresentò il problema di avere spazi adeguati alle cresciute esigenze. Nel 1886 venne approvata una legge che stabiliva l’acquisto di Palazzo Botta per trasferirvi gli Istituti di Anatomia umana, Anatomia e Fisiologia comparata, Medicina Legale e Igiene. Il trasloco definitivo nei nuovi locali di Palazzo Botta risale al 9 aprile 1895. In occasione di questo spostamento fu creata una Biblioteca specializzata che nel 1925 disponeva già di 1400 volumi. Dopo il trasloco l’Istituto era passato dall’avere a disposizione nove stanze (4 per il museo, 5 per il laboratorio) a trenta camere disposte su tre piani e con un ampio sotterraneo. Anche il numero di cadaveri a disposizione passò da 77 nel 1893 a più di 180 permettendo quindi di mettere a disposizione di tutti gli studenti materiale anatomico per le dissezioni ed aumentando di conseguenza i preparati destinati al museo. Nel 1932 venne inaugurata le sede definitiva, quella attuale, dell’Istituto di Anatomia umana normale destinata esclusivamente alla disciplina.