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Storia
L'Igiene pavese può vantare alcuni pionieri di questa materia con importanti scritti e ricerche sul campo. Primo fra tutti Johann Peter Frank (1745-1821), docente a Pavia dal 1784 al 1795 e autore della Polizia Medica, il primo trattato di igiene e sanità pubblica. Secondo il suo pensiero spettava allo Stato la cura della salute pubblica, a cui si doveva provvedere non solo in caso di gravi epidemie, ma costantemente sorvegliando "la pubblica igiene con aura previdente".
Nel 1878 l'Università chiamò il prof. Giuseppe Sormani (1844-1924), che fu così il primo docente in Italia ad avere la cattedra di Igiene. Prima di allora l'igiene faceva parte dell'insegnamento di medicina legale, salvo i pochi casi in cui si era costituito un insegnamento libero speciale. Nel 1880 Sormani fondò, a sue spese, il Laboratorio Sperimentale di Igiene che nel 1887 ebbe il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione come Istituto di Igiene. Dapprima modesto e ridotto a due soli locali nell'edificio dell'Orto Botanico, nei successivi adattamenti di palazzo Botta l'istituto trovò ampia sede sviluppando le sue mansioni di insegnamento. Nel 1919 a 75 anni Sormani lasciò la cattedra per raggiunti limiti di età.
Gli successe Ernesto Bertarelli (1837-1957) che la tenne fino al 1946. Sotto la sua direzione l'istituto era composto da 15 ambienti destinati a sede di lavoro, a biblioteca e a salone di esercitazioni. Aveva una raccolta di pezzi concernenti le malattie infettive, una serie di modelli e di tavole, nonché una buona collezione di preparati. Una parte di questa collezione, aumentata da antiche strumentazioni, è attualmente conservata nella sezione di Igiene. Negli anni Trenta l'Istituto si spostò nell'edificio in via Forlanini dove tuttora si trova. Dal 1946 sulla cattedra di Igiene salì, fino al 1948, il prof. Melchiorre Dechigi. Dopo un interregno in cui tenne l'incarico di insegnamento l'aiuto prof. Renzo Vendramini, titolare della disciplina dal 1950 al 1982 fu il prof. Luigi Checcacci. Checcacci dette un'impronta nuova all'Istituto iniziando, primo fra gli igienisti italiani, ricerche sulla prevenzione delle malattie croniche degenerative. Filone di ricerca che è proseguito fino ad oggi portato avanti dal prof. Cesare Meloni che è succeduto a Checcacci nella direzione dell'Istituto dal 1982 al 2004; dal prof. Giovanni Bo rientrato a Pavia da Perugia nel 1982 e dalla prof.ssa Maria Teresa Tenconi.
Recentemente l'attività dell'Istituto, che conta oggi 2 docenti di ruolo, 6 ricercatori e 6 tra tecnici ed amministrativi, si è indirizzata anche ai settori della Programmazione Sanitaria e Management e della Educazione Sanitaria ad opera dei proff.ri Gabriele Pelissero e Marisa Arpesella.
Nel 1878 l'Università chiamò il prof. Giuseppe Sormani (1844-1924), che fu così il primo docente in Italia ad avere la cattedra di Igiene. Prima di allora l'igiene faceva parte dell'insegnamento di medicina legale, salvo i pochi casi in cui si era costituito un insegnamento libero speciale. Nel 1880 Sormani fondò, a sue spese, il Laboratorio Sperimentale di Igiene che nel 1887 ebbe il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione come Istituto di Igiene. Dapprima modesto e ridotto a due soli locali nell'edificio dell'Orto Botanico, nei successivi adattamenti di palazzo Botta l'istituto trovò ampia sede sviluppando le sue mansioni di insegnamento. Nel 1919 a 75 anni Sormani lasciò la cattedra per raggiunti limiti di età.
Gli successe Ernesto Bertarelli (1837-1957) che la tenne fino al 1946. Sotto la sua direzione l'istituto era composto da 15 ambienti destinati a sede di lavoro, a biblioteca e a salone di esercitazioni. Aveva una raccolta di pezzi concernenti le malattie infettive, una serie di modelli e di tavole, nonché una buona collezione di preparati. Una parte di questa collezione, aumentata da antiche strumentazioni, è attualmente conservata nella sezione di Igiene. Negli anni Trenta l'Istituto si spostò nell'edificio in via Forlanini dove tuttora si trova. Dal 1946 sulla cattedra di Igiene salì, fino al 1948, il prof. Melchiorre Dechigi. Dopo un interregno in cui tenne l'incarico di insegnamento l'aiuto prof. Renzo Vendramini, titolare della disciplina dal 1950 al 1982 fu il prof. Luigi Checcacci. Checcacci dette un'impronta nuova all'Istituto iniziando, primo fra gli igienisti italiani, ricerche sulla prevenzione delle malattie croniche degenerative. Filone di ricerca che è proseguito fino ad oggi portato avanti dal prof. Cesare Meloni che è succeduto a Checcacci nella direzione dell'Istituto dal 1982 al 2004; dal prof. Giovanni Bo rientrato a Pavia da Perugia nel 1982 e dalla prof.ssa Maria Teresa Tenconi.
Recentemente l'attività dell'Istituto, che conta oggi 2 docenti di ruolo, 6 ricercatori e 6 tra tecnici ed amministrativi, si è indirizzata anche ai settori della Programmazione Sanitaria e Management e della Educazione Sanitaria ad opera dei proff.ri Gabriele Pelissero e Marisa Arpesella.