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Tematiche di ricerca
Valutazione della composizione corporea e dispendio energetico in condizioni fisiologiche e patologiche
Questa tematica ha costituito il primo filone di ricerca, sviluppato dagli anni ’90. Gli studi in questo settore sono stati svolti in collaborazione con Università di Pavia, Università di Milano, Università di Tor Vergata - Roma, Università di Wageningen (Olanda) e Università di Frederiksberg (Copenhagen). I risultati più rilevanti riguardano la validazione dell’analisi di impedenza bioelettrica in multifrequenza per la stima dei compartimenti idrici in diversi gruppi etnici e la messa a punto di un protocollo di analisi della composizione corporea mediante Risonanza Magnetica Nucleare in pazienti affetti da distrofia muscolare (progetto finanziato da Telethon, n. 1137c). Gli studi sul dispendio energetico hanno approfondito il ruolo della temperatura corporea e della termogenesi post-prandiale nel dispendio energetico ed hanno fornito indicazione sulla validità delle equazioni predittive del Metabolismo Basale nella popolazione italiana.
Diagnostica nutrizionale e trattamento dietetico dell'epilessia farmaco-resistente
La dieta chetogenica utilizzata nel trattamento dell’epilessia è un particolare regime nutrizionale normocalorico, normoproteico, iperlipidico e ipoglucidico studiato al fine di indurre uno stato di chetosi moderata che risulta terapeutica nelle forme di epilessia farmaco-resistente. Il gruppo di ricerca del laboratorio ha sperimentato per primo l’applicazione di questo regime dietetico in Italia ed è attivamente impegnato nello studio e nel monitoraggio degli effetti nutrizionali (mineralizzazione ossea, adiposità, dispendio energetico). Negli ultimi anni, oltre a proseguire la valutazione di questo trattamento nei casi di epilessia farmaco-resistente, si è iniziato a studiare l’applicazione a casi di malattie del metabolismo come la sindrome di Lafora e la sindrome da deficit di GLUT 1. Lo studio è condotto in collaborazione con la Fondazione Neurologica C. Mondino di Pavia e ICANS (International Center for the Assessment of Nutritional Status) - Università di Milano.
Diagnostica e riabilitazione nutrizionale dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità
Le problematiche inerenti la regolazione del peso corporeo rappresentano una tematica di attualità sia per quanto riguarda l'aumentare del numero di soggetti obesi sia per la diffusione di comportamenti alimentari patologici. Gli studi condotti hanno evidenziato la necessità di indirizzare al trattamento i pazienti in base al rischio metabolico e non solo in base al peso o al BMI. Lo screening psicodiagnostico adottato presso il Centro Interdipartimentale di Studio e Ricerca sulla Nutrizione ed i Disturbi del Comportamento Alimentare ha evidenziato come la richiesta di diete dimagranti sottenda in molti casi problemi di disagio psichico che richiedono un corretto inquadramento per offrire ai pazienti il necessario supporto psicologico durante il trattamento per il controllo del peso. In altri casi il soggetto ha un peso normale o inferiore al normale e il desiderio di dimagrire configura un quadro di disturbo del comportamento alimentare che deve essere correttamente diagnosticato. Negli ultimi anni è stato avviato un protocollo mirato allo screening dei DCA subclinici nella popolazione sportiva. Gli studi sono condotti in collaborazione tra Università di Pavia e diversi centri di ricerca italiani e internazionali.
Questa tematica ha costituito il primo filone di ricerca, sviluppato dagli anni ’90. Gli studi in questo settore sono stati svolti in collaborazione con Università di Pavia, Università di Milano, Università di Tor Vergata - Roma, Università di Wageningen (Olanda) e Università di Frederiksberg (Copenhagen). I risultati più rilevanti riguardano la validazione dell’analisi di impedenza bioelettrica in multifrequenza per la stima dei compartimenti idrici in diversi gruppi etnici e la messa a punto di un protocollo di analisi della composizione corporea mediante Risonanza Magnetica Nucleare in pazienti affetti da distrofia muscolare (progetto finanziato da Telethon, n. 1137c). Gli studi sul dispendio energetico hanno approfondito il ruolo della temperatura corporea e della termogenesi post-prandiale nel dispendio energetico ed hanno fornito indicazione sulla validità delle equazioni predittive del Metabolismo Basale nella popolazione italiana.
Diagnostica nutrizionale e trattamento dietetico dell'epilessia farmaco-resistente
La dieta chetogenica utilizzata nel trattamento dell’epilessia è un particolare regime nutrizionale normocalorico, normoproteico, iperlipidico e ipoglucidico studiato al fine di indurre uno stato di chetosi moderata che risulta terapeutica nelle forme di epilessia farmaco-resistente. Il gruppo di ricerca del laboratorio ha sperimentato per primo l’applicazione di questo regime dietetico in Italia ed è attivamente impegnato nello studio e nel monitoraggio degli effetti nutrizionali (mineralizzazione ossea, adiposità, dispendio energetico). Negli ultimi anni, oltre a proseguire la valutazione di questo trattamento nei casi di epilessia farmaco-resistente, si è iniziato a studiare l’applicazione a casi di malattie del metabolismo come la sindrome di Lafora e la sindrome da deficit di GLUT 1. Lo studio è condotto in collaborazione con la Fondazione Neurologica C. Mondino di Pavia e ICANS (International Center for the Assessment of Nutritional Status) - Università di Milano.
Diagnostica e riabilitazione nutrizionale dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità
Le problematiche inerenti la regolazione del peso corporeo rappresentano una tematica di attualità sia per quanto riguarda l'aumentare del numero di soggetti obesi sia per la diffusione di comportamenti alimentari patologici. Gli studi condotti hanno evidenziato la necessità di indirizzare al trattamento i pazienti in base al rischio metabolico e non solo in base al peso o al BMI. Lo screening psicodiagnostico adottato presso il Centro Interdipartimentale di Studio e Ricerca sulla Nutrizione ed i Disturbi del Comportamento Alimentare ha evidenziato come la richiesta di diete dimagranti sottenda in molti casi problemi di disagio psichico che richiedono un corretto inquadramento per offrire ai pazienti il necessario supporto psicologico durante il trattamento per il controllo del peso. In altri casi il soggetto ha un peso normale o inferiore al normale e il desiderio di dimagrire configura un quadro di disturbo del comportamento alimentare che deve essere correttamente diagnosticato. Negli ultimi anni è stato avviato un protocollo mirato allo screening dei DCA subclinici nella popolazione sportiva. Gli studi sono condotti in collaborazione tra Università di Pavia e diversi centri di ricerca italiani e internazionali.